lunedì 20 aprile 2015

Il bollo sul conto deposito e sul conto titoli

L’imposta di bollo che paghi sul conto deposito e sul conto titoli – i prodotti sono considerati uguali ai fini dell’imposta di bollo – è pari allo 0,2 % annuo, calcolato sul valore dei soldi nel conto deposito o sul valore di mercato dei titoli nel conto titoli al momento dell’invio dell’estratto conto. Non vale, quindi, la media del valore degli investimenti nell’arco del periodo coperto dall’estratto conto. Il bollo non si paga solo se nel periodo coperto dall’estratto conto il deposito titoli o il conto deposito sono rimasti vuoti e non movimentati.

Ecco gli esempi pratici per capire bene come si applicano queste regole – gli esempi sul conto deposito valgono esattamente anche per il conto titoli e viceversa.

Esempi

Hai aperto il Conto arancio tanti anni fa. Da gennaio a novembre lasci sul conto deposito 100.000 euro. Poi li ritiri e al 31/12 hai in giacenza solo 1.000 euro. Quanto paghi? Il Conto arancio invia l’estratto conto solo alla fine dell’anno, quindi la verifica si fa sui valori in giacenza al 31/12. Non conta che tu abbia avuto 100.000 euro per quasi tutto l’anno, paghi solo 2 euro di bollo, lo 0,2 % dei 1.000 euro presenti al 31/12. Esempio 6. Hai un conto titoli con estratto conto semestrale. Al 30 giugno 2015 i tuoi investimenti valgono 50.000 euro, al 31 dicembre 2015, dopo aver venduto un po’ di azioni, ti restano investimenti per 20.000 euro.

Quanto paghi? Al 30 giugno si applica lo 0,2 % ai 50.000 euro e si rapporta il tutto agli effettivi 181 giorni del primo semestre. Il bollo del primo semestre è dunque di 49,6 euro (0,2 % moltiplicato per 50.000, poi diviso per 365 giorni e moltiplicato per i 181 giorni del semestre) –le cifre si arrotondano sempre alla prima cifra decimale. Lo stesso calcolo si fa al 31/12, rapportando tutto ai 184 giorni del secondo semestre. Paghi, dunque, per il secondo semestre, 20,2 euro di bollo (0,2 % moltiplicato per 20.000, poi diviso per 365 giorni e moltiplicato per i 184 giorni del semestre).

Altro esempio

Hai un conto deposito aperto anni fa su cui hai deciso di lasciare solo 0,5 euro, magari per approfittare di future offerte. L’estratto conto è trimestrale.
Quanto paghi? Devi comunque pagare il bollo – ribadiamo, il bollo non si paga solo se il conto è non movimentato e vuoto. Il valore dell’imposta al 31 marzo sarebbe di 0,0002 euro, ma la legge stabilisce che quando l’importo del bollo è inferiore a 1 euro, tu debba pagare comunque 1 euro di tassa. Quindi occhio: in questo caso devi allo Stato 1 euro a trimestre! Fai attenzione a non restare scoperto. Piuttosto chiudi il conto.


E sul dossier titoli

Apri un conto titoli il 1° marzo. Compri un po’ di azioni e bond il cui controvalore al 30 giugno è di 50.000 euro. L’estratto conto è semestrale.
Quanto paghi? Devi pagare il bollo al 30 giugno sui 50.000 euro di valore degli investimenti, ma solo per i 122 giorni effettivi trascorsi dall’apertura del conto titoli. Paghi, dunque, per il primo semestre 33,4 euro di bollo (0,2 % moltiplicato per 50.000, poi diviso per 365 giorni e moltiplicato per i 122 giorni del semestre).

Hai aperto il conto titoli tanti anni fa. L’hai sfruttato per un po’, poi da un annetto l’hai lasciato vuoto senza fare altri investimenti. Il 1° dicembre 2015 decidi di comprare 50.000 euro di BTp. L’estratto conto è annuale. Quanto paghi? Devi comunque pagare il bollo per tutto l’anno – il tuo conto, infatti, anche se non movimentato era già aperto. Quindi, al 31 dicembre 2015 pagherai al fisco italiano 100 euro di bollo, lo 0,2 % di 50.000 euro.

Per maggiori informazioni scarica la guida gratuita al bollo.

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