Ancora non sono note le modalità con cui potrebbe avvenire la conversione; per rassicurare i mercati si parla di una conversione “che non coinvolga i piccoli risparmiatori” e “volontaria”. Sarà davvero così?
L’unico bond subordinato con taglio da 1.000 euro (Mps tasso variabile subordinato upper tier II 2008-2018, Isin IT0004352586) e pertanto teoricamente in mano ai comuni risparmiatori potrebbe essere escluso dalla conversione. Su questo punto, però, non c’è nessuna garanzia, tanto più che è il più “corposo” tra quelli emessi da Mps. Siamo sicuri che rinunci ad “attingere” a una fonte così abbondante?
Ma supponiamo pure che sia così: non significa comunque che i piccoli risparmiatori siano salvi. Tra i bond con taglio minimo da 50.000 euro, ce ne sono diversi quotati su Borsa Italiana o sull’Eurotlx (vedi tabella) e possono essere finiti anche nelle tasche dei piccoli risparmiatori, magari consigliati dal bancario… volontaria … di nome, ma non di fatto La conversione non avverrà “in automatico”, ma i detentori dei bond potranno scegliere se scambiarli con delle azioni o se mantenerli fino a scadenza.
Il fatto che sia formalmente volontaria non significa che i bondisti abbiano vera libertà di scelta: tutto dipenderà dalle condizioni che Mps fisserà per lo scambio. Non è difficile immaginare che Mps cercherà di spingere il più possibile gli obbligazionisti a convertire. Diamo per buona l’ipotesi che il bond con taglio da 1.000 euro venga “graziato” dalla conversione: per ridurre l’aumento di capitale da 5 a 2-3 miliardi Mps dovrebbe convertire in azioni quasi tutto l’importo degli altri prestiti subordinati. O rinunci a riavere i soldi a scadenza, diventando proprietario di una società dalle prospettive più che incerte, o tieni duro mantenendo il bond, e sperando che tra qualche tempo la conversione volontaria non diventi obbligatoria…
Se il complicato meccanismo di salvataggio di Mps s’inceppa, l’alternativa è un bail-in vero e proprio. E il bond con taglio da 1.000 euro, che dalle dichiarazioni di questi giorni appare come il più “garantito”, in questo scenario negativo è in realtà il più a rischio. Non tutti i bond subordinati, infatti, sono uguali: anche al loro interno c’è una sorta di “ordine di priorità” e quelli di tipo upper tier II (come il bond con taglio da 1.000 euro) “pagano” prima dei bond subordinati lower tier II (come i bond subordinati da 50.000 euro di Mps). Stai alla larga da questi bond, e da tutte le azioni e obbligazioni Mps.
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