venerdì 17 marzo 2017

Detrazioni fiscali 2017 per ristrutturazione casa

Detrazione del 50% sulle ristrutturazioni valida tutto l’anno e superbonus fino al 31 dicembre 2021, per gli interventi di riqualificazione energica e messa in sicurezza antisismica. Sono queste le principali novità introdotte dalla legge di Bilancio 2017, che oltre a rinviare le scadenze ha modificato requisiti e percentuali, portandoli fino all’85 per cento. Di fatto, è il restyling più pesante da quando esistono le detrazioni sui lavori edilizi. E si tratta di una modifica largamente positiva per i contribuenti, anche se un paio di aspetti saranno fondamentali le norme attuative attese a breve. La legge di Bilancio si è limitata a prorogare di un anno il bonus del 50% e il tetto di spesa di 96mila euro.
Dal 1° gennaio 2018 (a meno di ulteriori proroghe, puntualmente arrivate negli ultimi anni) si scenderà al 36% su un massimo di 48mila euro. Idem per l’ecobonus del 65% su singole unità immobiliari: anche qui la proroga è di 12 mesi, mentre gli interventi sulle parti comuni dei condomìni avranno cinque anni, anche se bisognerà definire bene i contorni della norma sulla spesa massima agevolabile (40mila euro per il numero di unità che compongono l’edificio), che potrebbe penalizzare alcuni lavori , tipicamente quelli più costosi eseguiti su piccole palazzine. Sempre per i condomìni la legge di Bilancio ha introdotto due superbonus energetici: lo sconto sale al 70% se la riqualificazione riguarda più del 25% dell’involucro e al 75% se si raggiunge la qualità media prevista dal Dm 26 giugno 2015.

Quanto all’antisismica, viene meno il 65% previsto per gli edifici nelle zone di rischio 1 e 2, ma debutta un pacchetto di incentivi decisamente più interessanti e legati al miglioramento delle condizioni di sicurezza degli edifici. Inoltre, le agevolazioni vengono estese anche alla zona di rischio sismico 3 e premiano gli edifici produttivi e tutte le case, e non solo le abitazioni principali come nel 2016. Ora non resta che sperare che il decreto sulla classificazione sismica degli edifici - atteso entro il 28 febbraio - arrivi in tempi rapidi, così da rendere operativa al 100% la misura. Qualche perplessità, invece, sulla riduzione a cinque anni del tempo di recupero dei bonus antisismici: in caso di spese rilevanti, chi non ha redditi elevati rischia seriamente di non poter sfruttare a pieno le detrazioni. Sarà fondamentale, poi, vedere come le Entrate regoleranno la possibilità di cedere a terzi i superbonus energetici e antisismici in condominio. La cessione finora non ha funzionato, ma può essere la chiave di volta per i proprietari che non possono permettersi i lavori.

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